L’ex sindaca di Milano Letizia Moratti si candiderà con Azione-Italia Viva ma chiede anche l’appoggio del Pd per unirsi contro questa destra.
Dopo il lungo cammino nello schieramento di centrodestra nella città di Milano e in Regione Lombardia, Letizia Moratti strappa con il suo passato e sceglie la via del riformismo liberale e invita i dem ad unire le forze contro questa destra. L’ex vicepresidente lombarda ha annunciato la sua candidatura con il Terzo Polo di Calenda e Renzi. “Sì, mi candido perché ci sono momenti nei quali si deve scegliere da che parte stare”.
L’ex assessora al welfare del Pirellone, prima donna sindaca di Milano ha deciso da che parte stare, dalla parte dei riformisti e con questa maglia dichiara: “Voglio riportare la Lombardia in Champions League”. A Repubblica, Moratti ha detto che alla base di questa sua scelta c’è una riflessione che sta facendo da tanto “su un campo politico che è diventato ormai molto più destra che centro. Il centrodestra non c’è più. Lo si è visto anche con i primi provvedimenti del governo.”
L’ex sindaca di Milano contro la destra estremista che alza i muri
Secondo Letizia Moratti “Questa è una destra che, a furia di alzare muri, ci chiude tutti in un recinto. Ma la chiusura è quanto di più lontano dal Dna della Lombardia, una regione aperta al mondo, solidale, attenta all’inclusione.” Rivolge un appello al Pd e a tutte le forze politiche “che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento. Ci vuole un approccio nuovo, più laico, una sintesi innovativa tra riformismo e pragmatismo”.
E le rivelo una cosa: in queste ore molti del Pd mi stanno chiamando, e non parlo solo di quelli che immagina più facilmente…” ha ammesso l’ex sindaca. Appellandosi ancora al senso di responsabilità dei dem dice che è cambiato lo scenario e serve “una revisione del nostro posizionamento”. Intanto apre ad un ticket con Carlo Cottarelli, candidato con il Pd ma molto vicino ad Azione e stimato da Carlo Calenda e che ha anche preso parte alla manifestazione della pace milanese e non a Roma.
Infine, Moratti commenta il meme fatto circolare dalla Lega sui social dopo il suo strappo, ovvero la sua faccia con falce e martello. “È il segno di una politica estremista che deve sempre trovare un nemico su cui sfogarsi. La politica non dovrebbe essere così superficiale, dovrebbe pensare a costruire non a distruggere”.